È dovere dello Stato garantire la sicurezza e l’incolumità dei cittadini.
È diritto dei cittadini difendersi in casa propria, senza eccezione alcuna.
SICUREZZA, ORDINE PUBBLICO E DECORO URBANO
- Incentivare l’attività dei Comuni sul risanamento delle città, anche con una centrale di coordinamento regionale per il decoro e la sicurezza dei centri storici e artistici;
- Aumento delle dotazioni e dei mezzi per le forze dell’Ordine e maggiore presenza sul territorio;
- Modificare la normativa sulle sanzioni per i minori recidivi nel compimento di reati: perdita della potestà ai genitori, affidamento ai servizi sociali e trasferimento in specifiche case-famiglia o istituti rieducativi, con esecuzione di pene alternative ai fini rieducativi.
BULLISMO E CYBERBULLISMO
Il 50% dei ragazzi dice di essere stato vittima di episodi di bullismo.
- Prevedere sanzioni amministrative nei regolamenti scolastici
- Numero verde unico nazionale
- Premialità per gli studenti che denunciano episodi di bullismo (BORSE DI STUDIO) *
- Videocamere nelle scuole
OCCUPAZIONI ABUSIVE
Le occupazioni in momentanea assenza dei proprietari e altre forme analoghe, rappresentano la condotta rientrante nel reato di occupazione abusiva dell’immobile, ex art. 633 c.p. Queste in molti casi non vengono punite e, se l’occupante abusivo si trova in condizione di necessità o di pericolo, diventa lungo e difficoltoso mandarlo via. Dati Federcasa indicano che esistono 48.000 alloggi detenuti illegalmente nel Paese.
Pare impossibile, eppure non esiste un “catasto delle abitazioni occupate”. Molte, infatti, appartengono all’edilizia pubblica, una minima parte sono invece di privati, e questo ha reso più difficile censirle.
Nei confronti delle persone occupanti abusive in stato di necessità può essere proposta dal Questore, su richiesta, la misura di prevenzione dell’ordine di liberazione dell’immobile con ricollocazione o assegnazione temporanea presso una struttura ospedaliera oppure, in caso di nazionalità straniera presso CIE, presso hotspot, nello Stato di origine o altro Stato terzo. In caso di impossibilità di ospitalità in queste strutture il soggetto dovrà essere collocato presso alloggio individuato nel territorio di competenza per massimo 30 giorni con obbligo di firma giornaliera nel più vicino ufficio di polizia (nel caso di extracomunitari irregolari rimpatrio).
La procedura per l’accertamento dello stato di necessità è di competenza della Azienda Sanitaria Locale assieme ai Servizi Sociali del Comune di competenza, che dovranno attestare le condizioni psico-fisiche deficitarie e l’incapacità oggettiva del soggetto a procurare il necessario sostentamento per sé ed eventualmente per la propria prole. Le sole condizioni di difficoltà economiche non possono mai costituire condizione sufficiente per lo stato di necessità. Nel caso questi non sussistano il soggetto non verrà ricollocato e sarà sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale.
Il provvedimento di convalida o rigetto della misura di prevenzione e della liberazione dell’immobile è comunicato immediatamente al Questore per l’esecuzione. Decorsi 10 giorni dall’invio della proposta del Questore al Tribunale senza comunicazione di rigetto o di convalida la misura diviene automaticamente esecutiva e il Questore deve portarla ad esecuzione nel più breve tempo possibile, previo accertamento dello stato di necessità.
Il Presidente del Tribunale o il Questore, in caso di mancata pronuncia del primo entro i 10 giorni dalla ricezione della proposta, provvede all’accertamento dello stato di necessità richiedendo immediatamente all’Azienda Sanitaria Locale o ai Servizi Sociali competenti una relazione tecnica sulla condizione psico-fisica del soggetto che ha occupato l’immobile. Il personale medico o il funzionario responsabile del Comune provvedono alla relazione tramite accesso sul luogo e sono assistiti dalla forza pubblica. In caso di rifiuto da parte del soggetto occupante di procedere all’accertamento dello stato di necessità questo si considera come non sussistente.
Assegnazione rapida e trasparente degli alloggi liberi (edilizia popolare) e accordi con Questure e Prefetture per il controllo del patrimonio.