“Questa donna piemontese forte, libera e coraggiosa credeva nei giovani e nel loro pieno coinvolgimento per affermare quei valori che rappresentano il cuore democratico del nostro paese”: è quanto ha voluto sottolineare il presidente del Consiglio regionale del Piemonte, Stefano Allasia, nel commemorare in Aula Carla Nespolo, scomparsa il 4 ottobre.

Novarese di nascita ma di fatto alessandrina, classe 1943, la Nespolo è stata più volte parlamentare per poi diventare la prima donna e la prima presidente nazionale non partigiana dell’Anpi, incarico che ricopriva al momento del decesso.

Allasia ha anche citato le parole del Presidente della Repubblica Sergio Matterella che l’ha definita una “appassionata testimone e fervida sostenitrice dei valori della Costituzione che ha dedicato il proprio impegno a contrastare – anzitutto sul piano culturale, educativo, civile –  tutte le forme di violenza, di xenofobia, di razzismo che possono attecchire nelle pieghe della società”.

Citando la senatrice Liliana Segre, Carla Nespolo fece proprio il suo monito rivolgendosi ai giovani: “Siate, ragazzi, le sentinelle della memoria”. Questo rimane il suo lascito, il testamento morale di una donna che ha saputo essere coerentemente una “partigiana dell’epoca presente”.

Al termine del ricordo, l’Aula ha osservato un minuto di silenzio.

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