Il Consiglio regionale del Piemonte ha stipulato un Protocollo d’intesa con il Centro Studi “Giorgio Catti” sulla Resistenza piemontese, che porta il nome del giovane studente torinese, diciannovenne esponente dell’Azione Cattolica e partigiano della Divisione autonoma Val Chisone, caduto sotto il piombo fascista a Porte di Cumiana (TO) il 30 dicembre 1944 e insignito della medaglia di bronzo al valor militare.
“Per noi fare memoria è un dovere civile – ha dichiarato il Presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia – e quest’intesa amplia e rafforza il nostro impegno nei confronti delle giovani generazioni. La preziosa collaborazione di tutti gli enti e di tutte le associazioni, a partire dagli Istituti Storici della Resistenza Piemontesi, ci supporta in quest’opera di enorme importanza”
Salgono così a sei gli enti e associazioni che collaborano stabilmente con il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale, svolgendo, sul territorio piemontese, un ruolo culturale e formativo di diffusione della conoscenza storica della Resistenza, di tutela dei luoghi della memoria e di siti di particolare rilevanza per la lotta di Liberazione nella nostra regione. Il Centro Studi “Giorgio Catti”, che ha sede a Torino, affianca così la Casa della Resistenza di Verbania Fondotoce (VB),l’ Associazione Memoria della Benedicta (AL), il Comitato Resistenza del Colle del Lys (TO), la Casa della memoria di Vinchio (AT) e il Museo Diffuso della Resistenza di Torino. Anche questa convenzione, come le altre, avrà una durata di un anno. Ogni ente convenzionato, a fronte di un contributo finanziario annuale, si impegna a realizzare – nell’ambito della loro programmazione di eventi – almeno un’iniziativa congiunta con il Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale.
L’associazione opera dal 1966 nella raccolta e valorizzazione di documenti e testimonianze sulla presenza e sul ruolo dei cattolici (religiosi e laici) nella Resistenza piemontese, italiana e europea. un lavoro prezioso che, nel corso degli anni, ha consentito la realizzazione di un importante archivio del quale è in corso il processo di digitalizzazione per favorirne la consultazione. Il Centro “Catti” svolge inoltre un’intensa attività di carattere culturale e formativo, promuovendo convegni, mostre e pubblicazioni rivolte in particolar modo alle giovani generazioni e al mondo della scuola.
La possibilità di stipulare convenzioni o intese con enti e associazioni fa parte delle prerogative del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio regionale, istituito nel 1976 con apposita e specifica legge, impegnato a trasmettere valori e memoria della lotta di Liberazione, lo studio e l’approfondimento della storia contemporanea, la diffusione della conoscenza dei diritti, dei principi e dei valori della Costituzione repubblicana.
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