L’articolo 87 dello Statuto del Piemonte prevede il Consiglio regionale dell’economia e del lavoro. È però necessaria una “legge che ne regola l’attività, ne disciplina la composizione e ne fissa i requisiti per la partecipazione”. Ed è proprio questo il lavoro che il Consiglio si appresta a svolgere. Servirà a dire un contributo attivo “all’elaborazione delle politiche di sviluppo della Regione”. Vi parteciperanno rappresentanti delle associazioni, dei sindacati, delle varie categorie, secondo le modalità che saranno decise appunto dalla legge regionale.
Il 2019 è stato un anno di transizione, a cavallo tra due legislature durante il quale Stefano Allasia è subentrato a Nino Boeti alla presidenza del Consiglio. Un anno che si è caratterizzato inizialmente per la chiusura del quinquennio trascorso e – con la nuova legislatura – per il lavoro in Commissione con tante sedute dedicate all’illustrazione, di ogni assessore, del programma di governo.
I provvedimenti inseriti nella programmazione quadrimestrale sono 48, di cui 40 di iniziativa della Giunta o di maggioranza e 8 di opposizione. Per questo le Commissioni consiliari hanno indetto le consultazioni on line su 9 provvedimenti, raccogliendo le osservazioni dei soggetti interessati. Approvata anche la richiesta di autonomia differenziata, con un incremento delle materie rispetto alla prima proposta. Tra i provvedimenti in cantiere, a titolo esemplificativo, ricordiamo l’Elenco e formazione operatori socio-sanitari, il Contrasto al nomadismo, l’Istruzione e libera scelta educativa, il Riconoscimento della lingua dei segni.
È stata istituita una nuova Commissione: il Consiglio ha infatti votato all’unanimità per creare la Commissione permanente in materia di legalità e contrasto ai fenomeni mafiosi.
Le sedute dell’Assemblea regionale sono 46. Il tasso di partecipazione dei Consiglieri decisamente elevato: 24 consiglieri hanno partecipato alla totalità delle riunioni e altri 14 hanno registrato la presenza a più del 90% delle sedute. Come capita in tutte le legislature, le percentuali di partecipazione degli assessori sono inferiori.
Le sedute di Commissione complessivamente svolte sono state 87, di cui 17 dedicate ad audizioni con soggetti esterni su tematiche di interesse regionale (al 6 dicembre).
Nella nuova legislatura sono sei i provvedimenti licenziati dalle Commissioni permanenti, in prevalenza di natura finanziaria o organizzativa, che hanno successivamente dato origine a quattro provvedimenti di rango legislativo, ossia il rendiconto della Regione per l’anno 2018, la rideterminazione contributiva degli assegni vitalizi, l’assestamento del bilancio di previsione 2018/2020 e il bilancio consolidato del Gruppo Regione Piemonte per l’anno 2018, nonché a tre deliberazioni consiliari, il rendiconto del Consiglio regionale per l’anno 2018 e l’assestamento del bilancio del Consiglio regionale e l’Autonomia differenziata. Licenziato anche il bilancio di previsione del Consiglio 2020-2022, ora all’esame dell’aula.
Con uno dei primi atti di questa legislatura, è stato deciso un aumento del 30 per cento dei fondi complessivi a disposizione dei Comitati, osservatori e organismi consultivi del Consiglio, a cominciare dal Comitato resistenza e Costituzione.
Complessivamente, da inizio legislatura al 6 dicembre sono state discusse e approvate 37 deliberazioni, per quelle riferite a nomine non sono stati presentati emendamenti. Su 8 deliberazioni riguardanti argomenti diversi (rendiconto del Consiglio regionale, dimensionamento scolastico, modifica al regolamento per l’istituzione della commissione legalità, proposta di referendum su legge elettorale) sono stati presentati complessivamente 287 emendamenti.
I consiglieri hanno presentato 52 progetti di legge (+ 11 disegni di legge di iniziativa della Giunta), 123 atti ispettivi (interrogazioni ed interpellanza, di cui 69 interrogazioni a risposta immediata), 221 atti di indirizzo
Da segnalare che a partire da quest’anno la banca dati Arianna, accanto alla possibilità di reperire ciascuna legge in tutte le diverse modifiche susseguitesi nel tempo, si è arricchita della fase della post vigenza: l’applicativo permette all’utente esterno di reperire per tutte le leggi vigenti una scheda descrittiva dei principali contenuti della legge stessa e dei provvedimenti attuativi adottati dopo l’approvazione.
La rideterminazione degli assegni vitalizi con il metodo di calcolo contributivo consentirà un risparmio di circa 680mila euro rispetto alla spesa che la Regione avrebbe dovuto sostenere a decorrere dal 2020. Tali fondi, grazie a un Odg approvato all’unanimità, saranno destinati alla messa in sicurezza degli edifici scolastici piemontesi.
Con i risparmi realizzati ogni anno, compreso il 2019, si è creata la provvista di risorse per investimenti tecnologici e manutenzioni straordinarie degli edifici del Consiglio. È infatti iniziata la sostituzione di tutto l’hardware obsoleto degli uffici e dei gruppi consiliari e si è proceduto a realizzare investimenti di dematerializzazione, partecipazione ed e-democracy. Inoltre Sono già state sostituite due centrali termiche ed è stato avviato il progetto di ristrutturazione di Palazzo Lascaris. A seguire l’avvio del procedimento degli altri edifici.
I patrocini hanno contribuito a 315 progetti, per 399.550 euro complessivi erogati. Gli studenti coinvolti in eventi e concorsi degli organismi consultivi sono stati 11mila e le mostre organizzate sono state 23. Nel 2019 6.094 studenti e 3.087 cittadini hanno visitato Palazzo Lascaris, mentre le visite al sito istituzionale del Consiglio regionale sono state 1.2 milioni.
Dichiarazioni dei componenti l’Ufficio di presidenza
Stefano Allasia
“Con la prevista istituzione del Crel proseguiamo sulla strada di apertura alla partecipazione delle associazioni di categoria, dei sindacati e di chi ogni giorno lavora e costruisce il futuro del Piemonte, nella formazione delle leggi regionali. Abbiamo cominciato questa legislatura con l’obiettivo della semplificazione e della riduzione del numero delle leggi, proseguiremo in questo senso con convinzione. Ringrazio i consiglieri di maggioranza e opposizione per il lavoro svolto e per l’assidua presenza sia in Aula, sia in Commissione”.
Mauro Salizzoni
“Anche in questa legislatura è necessario garantire continuità al lavoro fatto dal Comitato Resistenza e Costituzione senza alcun arretramento: lo richiede questo nostro tempo attraversato da rigurgiti di intolleranza e di odio e dal ritorno di gesti, simboli, retoriche che credevamo far parte di un lontano passato. All’intolleranza e all’odio bisogna dare una risposta istituzionale e culturale. Nessun arretramento c’è stato nel lavoro del Comitato. Anzi, c’è l’impegno ad aumentare le risorse a disposizione e di consolidare i rapporti con quegli enti che rappresentano dei partner privilegiati per il Comitato e che sono promotori di iniziative formative e culturali sul territorio piemontese. Con alcuni di questi enti – la Benedicta, il Museo Diffuso della Resistenza, il Colle del Lys, Vinchio d’Asti e Fondo Toce – intendiamo superare il meccanismo delle convenzioni, per andare verso una stabilizzazione con un intervento normativo”.
Giorgio Bertola
“Il lavoro svolto contro l’usura e il sovraindebitamento è ogni anno più incisivo. Tengo a sottolineare il viaggio-studio che abbiamo organizzato a Roma per i vincitori del concorso ‘Cultura della legalità e dell’uso responsabile del denaro”. C’è stata la visita dei ragazzi piemontesi alla Camera dei Deputati e in Senato, dove abbiamo incontrato il senatore Giovanni Endrizzi, che coordina il Tavolo ‘Influenze e controllo criminale sulle attività connesse al gioco’”
Gianluca Gavazza
“Sempre in tema di Osservatorio Usura, voglio sottolineare l’attività dei corsi di formazione rivolta ai cittadini per evitare il sovraindebitamento, nonché l’intervento concreto da parte di associazioni ed enti che li aiutino ad uscire dal problema del gioco e dei debiti in generale. La formazione è mirata ad un uso consapevole del denaro, per evitare i rischi legati alla ludopatia e all’indebitamento”.
Michele Mosca
“La Consulta europea quest’anno ha dato grande attenzione anche nei confronti degli amministratori del territorio,per i quali è stato organizzato il progetto “Capacity building” in collaborazione con l’Istituto universitario di Studi europei (Iuse), Aiccre e Anci, per contribuire al miglioramento della capacità di progettazione europea delle Amministrazioni locali piemontesi. Veri e propri corsi di formazione per imparare ad aggiudicarsi i fondi Ue”.
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