La nuova “Disciplina dei sottosegretari” è legge. La Pdl 261, infatti, è stata approvata oggi pomeriggio dal Consiglio regionale presieduto da Stefano Allasia, con 24 voti favorevoli e 17 contrari.
La relazione di maggioranza è stata svolta da Paolo Bongioanni (Fdi), che ha illustrato il provvedimento. “La proposta è finalizzata a disciplinare, in particolare, lo stato giuridico ed il trattamento economico dei sottosegretari, la cui nomina da parte del Presidente della Giunta regionale – al massimo due – è prevista dalla deliberazione legislativa statutaria, approvata in seconda lettura dal Consiglio regionale il 30 maggio 2023, che demanda alla legge regionale la disciplina delle cause di ineleggibilità e incompatibilità dei sottosegretari e la determinazione delle indennità loro spettanti”.
Il testo ha 6 articoli. L’articolo 1 prevede che la nomina dei sottosegretari possa aver luogo anche al di fuori dei componenti del Consiglio regionale fra i cittadini in possesso dei requisiti di eleggibilità e compatibilità alla carica di Consigliere regionale. L’articolo 2 disciplina il trattamento economico dei sottosegretari non consiglieri, stabilendo in particolare che ai medesimi si applica il trattamento economico. L’articolo 3 dispone la soppressione delle professionalità esterne dei consulenti del presidente, quindi le risorse destinate alla remunerazione di tali figure finanzieranno la spesa da sostenere per i sottosegretari. L’articolo 4 modifica l’articolo 1.3 della legge regionale 13 ottobre 1972, n. 10 (Determinazione delle indennità spettanti ai membri del Consiglio e della Giunta Regionali) disponendo l’abrogazione delle disposizioni che attualmente prevedono la riduzione di un terzo del rimborso spese per i membri della Giunta regionale e dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale che utilizzano con continuità un’autovettura di servizio. La modifica è finalizzata ad eliminare una decurtazione che genera difficoltà applicative ed organizzative, oltre che non rispondere alle esigenze di mobilità dei componenti della Giunta.
Per il Movimento 5 Stelle è intervenuto Sean Sacco, contrario soprattutto all’articolo 4, nella parte in cui prevede l’esenzione dal pagamento delle auto di servizio da parte degli assessori. Il consigliere ha spiegato che “se un assessore usa l’auto blu, è giusto che il suo rimborso spese venga decurtato. Mi pare del tutto logico e corretto, perché se usa l’auto di servizio ha meno spese. Per questo motivo non condivido e non voterò questa riforma”.