“L’esplosione avvenuta all’interno dello stabilimento ThyssenKrupp è considerato il peggior incidente sul luogo di lavoro della storia dell’Italia contemporanea. Un dramma che ripropone, drammaticamente la questione della sicurezza sui luoghi di lavoro e sul quale bisogna interrogarsi per capire se, da allora, si sia fatto abbastanza perché non riaccada. Queste le parole che il presidente Stefano Allasia, in apertura della seduta pomeridiana del Consiglio regionale, ha voluto dedicare in ricordo delle vittime Thyssen, nel 15° anniversario della tragedia.
Ieri 5 dicembre, è ricorso il quindicesimo anniversario dell’incidente allo stabilimento ThyssenKrupp di Torino, che causò la morte, tra la notte del 5 dicembre 2007 ed il 30 dicembre del medesimo anno, di 7 operai collocati presso la linea 5 dell’acciaieria: (Antonio Schiavone, Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rosario Rodinò, Rocco Marzo e Bruno Santino) ed il ferimento di un altro operaio, Antonio Boccuzzi. “Stiamo morendo senza giustizia per i nostri cari”, gridano, i familiari delle vittime, un grido a cui è ora che la politica e la giustizia non si sottraggano. Qualsiasi incidente sul lavoro – ha concluso Allasia – è infatti intollerabile e anche una sola vittima infligge al corpo sociale una ferita non rimarginabile. Occorre insistere, ancora e di più, affinché si realizzi pienamente l’osservanza di tutte le tutele utili a garantire la salute e l’integrità fisica dei lavoratori”. Al termine della commemorazione l’aula ha osservato un minuto di silenzio.
In Italia e nel mondo le morti e gli infortuni sul lavoro hanno assunto proporzioni da vera e propria emergenza nazionale. Nel nostro Paese i soli infortuni sul luogo di lavoro causano più di 1400 morti l’anno. Il 2022 già ne vede uccisi, al 1 dicembre, 1003, un lavoricidio a fronte di 600.000 denunce di “incidenti”.