“Nell’ambito delle nostre competenze, metteremo in atto iniziative legislative per contrastare il maltrattamento genetico nei confronti degli animali”. Lo ha annunciato il presidente del Consiglio regionale del Piemonte Stefano Allasia, introducendo i lavori del convegno organizzato a Torino dal Garante per i diritti degli animali della Regione Piemonte, incentrato sull’estetica che prevale sul benessere dei nostri amici a quattro zampe.
“Proviamo amarezza nel constatare che l’uomo, come purtroppo spesso capita con presunzione e poco rispetto, esagera e per soddisfare il proprio gusto va oltre non rendendosi neanche conto di aver superato il limite, di provocare con le proprie scelte dolore e sofferenza. Le selezioni avvenivano per natura, ma con il nostro intervento avvengono ormai su basi prettamente estetiche” ha aggiunto Allasia.
“Ispirati dalla pubblicità, dai media e dalle mode scegliamo di portare nelle nostre case e di convivere con animali che rispondono principalmente a criteri estetici, dimenticando le loro caratteristiche anatomiche, attitudinali e comportamentali. Il maltrattamento genetico di cani e gatti, oltre a causare sofferenza negli animali, riguarda anche i loro proprietari che vengono coinvolti dal punto di vista emotivo, gestionale ed economico” ha sottolineato il Garante Paolo Guiso.
Franco Manti, docente di Etica sociale, Matteo Olimpo, specialista in Patologia e Clinica degli animali d’affezione, Davide Mascaretti, veterinario dermatologo e oculista, e Davide Bianchi, ricercatore in Diritto penale, hanno posto l’accento sulle patologie legate alla diffusione di comportamenti scorretti nella selezione delle razze, che direttamente implicano considerazioni bioetiche e conseguenze legali.
Nella sessione pomeridiana, dopo che Diego Rendini, veterinario comportamentalista, ha spiegato il rapporto tra genetica e comportamenti, si è svolta la tavola rotonda coordinata dal giornalista Fulvio Cerutti, alla quale, oltre al Garante, hanno preso parte anche Clemente Grosso dell’Enci (Ente nazionale cinofilia italiana), Margherita Settimo, attivista per i diritti degli animali, e Silvia Gennero dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.