In occasione della Giornata mondiale per l’eliminazione del tumore della cervice uterina, patologia riconducibile all’agente infettivo del Papilloma virus, al fine di promuovere la prevenzione e la ricerca ed aumentare l’adesione al programma regionale di screening, il Consiglio regionale, nell’ambito degli Stati Generali per la prevenzione e il benessere e su proposta del presidente della IV Commissione Alessandro Stecco, ha deciso di organizzare il convegno dal titolo “Papilloma virus: rischi, prevenzione e cura”.
L’HPV è un virus a prevalente trasmissione sessuale, che colpisce sia uomini che donne ed è il secondo responsabile di cancro nel mondo. Può causare lesioni benigne, pre–invasive o invasive, quali i tumori della cervice uterina (responsabile del 99,7% dei casi) e altri tipi di tumori a organi genitali e della regione testa–collo. L’80% della popolazione sessualmente attiva contrae infezione da HPV almeno una volta nella vita. Una donna ogni due minuti muore a causa del cancro della cervice uterina.
Ogni anno nel mondo muoiono 300mila donne a causa di questo tumore, soprattutto nei Paesi meno sviluppati. Causa più comune di decesso per cancro per donne tra 15 e 44 anni in Europa (25 mila morti l’anno), mentre in Italia si contano 3000 casi di tumore della cervice uterina causati dal papilloma virus ogni anno e oltre 1000 donne decedute nel 2020. Per quanto riguarda la situazione in Piemonte, si stimano circa 45 decessi e 200 nuovi casi all’anno. (dati 2021- Città della Salute di Torino).
90-70-90: i numeri per cancellare il tumore. ll 17 novembre, è stato il secondo anniversario della Strategia globale per eliminare il cancro della cervice uterina. La strategia, lanciata nel 2020 dall’OMS, ha come l’obiettivo quello di ridurre, entro il 2030, di oltre il 40% i nuovi casi di malattia e di 5 milioni i decessi. In particolare prevede: Vaccinazione (90% delle ragazze vaccinate in modo completo contro l’HPV entro i 15 anni d’età); Screening (70% delle donne con un test ad alta performance entro i 35 anni d’età e poi ancora una volta entro i 45 anni); Trattamento (90% delle donne con una lesione pre-cancerosa trattate e 90% delle donne con tumore invasivo inviate a intervento e/o terapia).
La strategia vaccinale del Piemonte contro I’HPV prevede l’offerta attiva e gratuita alle ragazze e ai ragazzi nel dodicesimo anno di età. Eì stata inoltre prevista l’estensione della gratuità della vaccinazione a: donne di 25 di età in occasione della chiamata al primo screening per la citologia cervicale (PAP test); uomini con comportamenti sessuali verso persone dello stesso sesso; soggetti con infezione da HIV; donne con lesione pre-cancerosa CIN+2. La Regione Piemonte prevede, anche in caso di adesione ritardata, il diritto alla gratuità senza limiti di età.
Saluti istituzionali
“La logica dominante per la salute – ha esordito il presidente del Consiglio Stefano Allasia – è ancora quella riparatoria ed emergenziale, mentre la responsabilità individuale che ognuno di noi ha sulla propria salute è fortemente sottovalutata. In questo senso il convegno di oggi, ci obbliga a promuovere un’inversione di tendenza, sia concettuale che culturale. Le istituzioni oggi sono pertanto chiamate ad agire congiuntamente affinché, con un’azione capillare di prevenzione e sensibilizzazione, contribuiscano a porre fine alle patologie tumorali e a veicolare le buone esperienze”.
“Il Piemonte è una delle regioni storicamente più sensibili sul fronte della prevenzione e della cura delle malattie oncologiche *- sottolineano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – Lo sviluppo di vaccini in grado di prevenire le infezioni da Papilloma virus offre la possibilità di intervenire nei soggetti sani sin dall’età preadolescenziale, con una vera e propria prevenzione primaria. È fondamentale che tutta la popolazione sia informata e consapevole di questa possibilità. Lo screening del cancro della cervice uterina, nell’ambito di Prevenzione Serena, è un’opportunità che può consentire di intervenire per tempo nell’individuazione e nella cura di lesioni precancerose che hanno ridotto molto, nel tempo, l’incidenza di questo tipo di tumore. Ringraziamo il Consiglio regionale, la Fondazione piemontese per la ricerca sul cancro e i promotori di questo incontro che aiuta a tenere alta l’attenzione sul tema, testimoniando l’impegno del Piemonte nella lotta contro il tumore”.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità riconosce oltre 100 tipi papillomavirus umani (HPV), estremamente comuni in tutto il mondo, di questi 13 sono definiti ad alto rischio e collegati all’insorgenza di diversi tumori – ha riferito in aula il presidente della Commissione Sanità Alessandro Stecco – Parlare di papillomavirus è importante perché, dove anni fa avevamo solo lo strumento della prevenzione, oggi abbiamo l’arma della vaccinazione, il cui beneficio non è solo per la persona che sceglie l’inoculazione, ma sul resto della comunità. Per vincere la partita la medicina deve fare squadra con i giovani che, scegliendo la prevenzione primaria, possono far diventare minimale e sporadico l’impatto dei tumori correlati all’Hpv”.
“I dati ci dicono che le conoscenze di studenti e genitori sul papilloma virus sono insufficienti o non corrette – ha dichiarato Andrea Cane, vicepresidente Commissione Sanità – L’obiettivo da raggiungere è l’eliminazione dell’infezione da Hpv da entrambi i sessi, per arrivare alla eradicazione di questo virus. Abbiamo un’arma infallibile che è il vaccino contro l’HPV, ma se non riusciamo a farlo conoscere, sostenere e diffondere, soprattutto tra i più giovani, la nostra arma rimarrà spuntata”.
“Prevenzione è la parola chiave. Deve tornare al centro di tutte le nostre politiche sanitarie – ha aggiunto Domenico Rossi vicepresidente Commissione Sanità – Raccogliere la sfida dell’eliminazione dell’HPV significa potenziare l’informazione rivolta soprattutto verso i più giovani, ma non solo: occorre consolidare la campagna di vaccinazione, che rappresenta l’unica strategia risolutiva per prevenire il contagio, e parallelamente anche quella di screening per monitorarne l’efficacia”.
Riccardo Ponzone, Direttore di Ginecologia Oncologica deIl’Istituto di Candiolo IRCCS “quando si parla di prevenzione oncologica candiolo incoraggia pazienti e accompagnatori ad aderire alle campagne di vaccinazione e di screening. Chiunque si occupi di onocologia ha il compito e il dovere di sottolineare l’importanza della prevenzione primaria e secondaria. In questo processo il rapporto di fiducia tra medico e paziente può fare da volano per diffondere informazioni su cura e ricerca. Parliamo di 600mila casi di tumori all’utero nel mondo ogni anno e 2400 casi in Italia”.
Interventi:
Lorenza Ferrara, Dirigente Biologo Servizio di Epidemiologia ASL Alessandria “si stima che in Italia il papilloma virus sia causa del 20% dei tumori causati da agenti infettivi” e ha ripercorso l’iter della strategia vaccinale contro l’Hpv in Italia, iniziata nel 2008 sulla popolazione femminile e, a partire dal 2018, anche quella maschile. “Pur continuando il miglioramento della copertura vaccinale delle singole coorti – ha concluso – nessuna ha ancora raggiunto l’obiettivo di copertura del 95% e c’è ampia varietà di percentuali di copertura tra regione e regione, che tendono comunque ad aumentare”.
Livia Giordano, Responsabile della SSD Epidemiologia Screening , AOU Città della Salute e della Scienza di Torino ha sottolineato l’importanza di aderire al programma “Prevenzione serena”, che attraverso attività di screening si può davvero contribuire “a ridurre la mortalità e a salvare la vita”. Un servizio totalmente gratuito – ha aggiunto – che, per quanto riguarda lo screening della cervice uterina prevede ogni anno il coinvolgimento potenziale di 250.000 donne e l’effettuazione di circa 120.000 test”.
Mario Preti, Professore Associato di Ginecologia e Ostetricia Università degli studi di Torino AOU Città della Salute e della Scienza Torino ha chiarito che “è importante uniformare le prestazioni di tutti i professionisti, in modo che il livello sia uniforme e alto in tutte le strutture. Al Sant’Anna grande sforzo durante il Covid, oltre 12mila casi di papilloma trattati per sopperire all’emergenza degli altri ospedali”.
Alessio Terzi, Cittadinanza attiva Piemonte, entrando nel merito del manifesto per l’eliminazione dei cancri correlati all’HPV, presentato al Parlamento nel 2021 ha dichiarato che ”il manifesto è lo strumento per far restare questo tema nell’agenda pubblica per raggiungere entro il 2030 il 90% dei vaccini, degli screening e del trattamento dei tumori. Nel frattempo, bisogna lavorare per coinvolgere maggiormente i pazienti e le comunità locali”.
Elisa Picardo, Presidente Regionale ACTO Piemonte (Alleanza contro il Tumore Ovarico Onlus) e Ginecologa presso l’ Ospedale Ostetrico Ginecologico Sant’Anna- “Il cancro della cervice uterina è uno di quei tumori per cui lo screening esiste e per cui abbiamo un’arma importantissima, il vaccino: ridisegnare il futuro di questa neoplasia è possibile se riusciremo a creare un’alleanza con gli adolescenti, informandoli e rendendoli partecipi del messaggio di prevenzione da trasmettere ai loro coetanei; come ActoPiemonte lo faremo invitando i giovani al Ranch delle Donne e trasformandoli nei veri protagonisti di questa Campagna di Salute.”
Fabiano Zanchi, Direttore DiPSa ASL Città di Torino ha ricordato che le vaccinazioni hanno subito uno stop per il Covid. Poi abbiamo ripreso in seguito: ci sono state campagne social, campagne di sensibilizzazione nelle scuole. Bisogna far capire che non si tratta di una una vaccinazione necessaria per le donne, ma è importante che anche per i maschi. Attraverso l’informazione, siamo riusciti a portare la copertura vaccinale dall’11 al 56%”.
La Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro è stata presente all’incontro con la campagna il “Cuore rosa” per la raccolta fondi a favore della ricerca sui tumori femminili. Le donazioni raccolte per la T-Shirt Life is Pink, serviranno ad acquistare uno speciale micrmicroscopio a scansione laser progettato per l’analisi delle biopsie, in particolare per i tumori della mammella.