Il vaccino contro il Covid-19 è veramente sicuro, anche se è stata realizzato in tempi così brevi? Quanto dura la sua protezione? Ci sono persone per le quali è sconsigliato? Può provocare effetti collaterali importanti? Per rispondere a queste e altre domande e favorire un’adesione informata e consapevole all’imminente campagna vaccinale, il Consiglio regionale ha coinvolto due esperti, il professor Giovanni Di Perri, ordinario di malattie infettive, primario all’ospedale Amedeo di Savoia, responsabile scientifico del Dirmei e il dottor Guido Giustetto, presidente Ordine dei medici Torino, nel convegno “Vacciniamoci informati”, che verrà trasmesso lunedì 22 febbraio a partire dalle ore 12e successivamente disponibile sui canali Facebook e Youtube dell’Assemblea legislativa piemontese. Nella stessa giornata verranno pubblicate delle infografiche a disposizione di tutta la cittadinanza.

L’iniziativa è stata promossa dalla Commissione Sanità del Consiglio e dagli Stati generali della prevenzione e del benessere.

“Con questo momento informativo che mettiamo a disposizione di tutta la cittadinanza vogliamo combattere un’importante malattia sociale, quella della disinformazione, aiutando tutti a capire l’importanza di vaccinarsi contro il Covid-19. Un gesto importante per sconfiggere il virus e tornare a quella normalità che tutti conosciamo e desideriamo ritrovare”, ha dichiarato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale.

“Oggi grazie al vaccino abbiamo un’arma in più per guardare al futuro con speranza”, ha affermato Alberto Cirio, presidente della Giunta regionale. “Un vaccino che non sarà obbligatorio, perché è giusto che sia una scelta, ma una scelta fortemente raccomandata. Il Piemonte è pronto per la vaccinazione di massa e ha predisposto, prima regione in Italia, accordi con farmacie e medici di medicina generale. L’esercito del vaccino è pronto a fare la sua parte: ci crediamo perché così facendo riusciremo a buttarci alle spalle il Covid-19 e a guardare il tempo che verrà con una prospettiva nuova”.

“Dopo un anno circa in cui il virus ha messo all’angolo la nostra società ora è il momento di riversarci nell’area di rigore avversaria, volendo usare una metafora calcistica. E lo possiamo fare perché è scesa in campo la scienza, che ha elaborato una rapida risposta vaccinale, ma anche nuovi farmaci sempre più evoluti”, ha commentato Alessandro Stecco, presidente della Commissione Sanità. “Ora vediamo finalmente la possibilità di riprendere i nostri spazi, ma perché ciò sia realizzabile dobbiamo ridurre al massimo la circolazione del virus e quindi dobbiamo avere il numero più alto possibile di cittadini che si vaccinano”.

“In un momento drammatico come quello attuale bisogna avere la lucidità per capire che ci sono scelte che sono etiche e scelte che non lo sono”, ha aggiunto Domenico Rossi, vicepresidente della Commissione Sanità. “Il vaccino è sì una scelta individuale, ma ha ricadute sull’intera collettività e sul destino condiviso che stiamo vivendo. È quindi il momento di non di chiudersi in gusci negazionisti ma di fidarsi della scienza, delle istituzioni ed essere responsabili verso se stessi e gli altri. Mi auguro che momenti informativi come questo possano servire per orientare le persone verso una scelta consapevole ed etica”.

“Penso che per ridurre al massimo il virus, oltre all’organizzazione della vaccinazione, sia fondamentale combattere le numerose fake news che circolano da tempo: un appuntamento formativo serio e puntuale come questo convegno è quindi essenziale per vincere la diffidenza delle persone e far comprendere loro che il vaccino, insieme al mantenimento delle buone pratiche igieniche e del distanziamento sociale, è lo strumento per recuperare presto la piena libertà, una libertà che hanno diritto a ritrovare tutti, dai più giovani fino agli ultracentenari”, ha affermato Andrea Cane, vicepresidente della Commissione Sanità.

“Abbiamo messo in campo una rete di 1.600 farmacie che lavorerà in tandem con 3.200 medici di medicina generale per garantire in modo capillare alla popolazione la vaccinazione grazie a un sistema già ben collaudato”, ha concluso Luigi Icardi, assessore regionale alla Sanità. “Oltre ad essere una protezione individuale che ci ha permesso di sconfiggere malattie come il vaiolo e di proteggerci dagli effetti di altre importanti patologie, la vaccinazione diventa un dovere sociale nel momento in cui apparteniamo a una comunità, per difendere anche chi non può vaccinarsi, limitando al massimo la circolazione del virus”.

Il dottor Guido Giustetto durante il convegno ha proposto un approfondimento sulle grandi epidemie nella storia e ha sottolineato come l’ignoranza della popolazione, intesa come non conoscenza dei vantaggi e degli svantaggi dei vaccini, il dubbio sui loro benefici e le problematiche sulla distribuzione degli stessi siano tre fattori ricorrenti che si stanno ripresentando ma che non devono più verificarsi. È essenziale infatti rendere possibile raggiungere con la somministrazione molte persone in poco tempo.

Infine il professor Giovanni Di Perri ha specificato le caratteristiche del vaccino anti Covid-19 già presente, il suo meccanismo di azione, le differenze con i vaccini che a breve saranno disponibili, sottolineando per tutti l’alto profilo di sicurezza e di efficacia, l’elevata tollerabilità oltre all’alta tecnologia che ha reso possibile arrivare alla sua formulazione in tempi così brevi.

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