Qui di seguito la riflessione del presidente del Consiglio Stefano Allasia, condivisa con gli studenti ospiti in aula, nella seduta di martedì 4 febbraio, cosi come previsto dalla legge regionale n. 2 del 5 febbraio 2018 “Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto dei fenomeni del bullismo e del cyberbullismo”, che prevede, all’articolo 7, che “in occasione della giornata celebrativa contro il bullismo e cyber bullismo, il Consiglio regionale, ad inizio della prima seduta utile, ricordi, con un momento di raccoglimento, le vittime di bullismo e cyberbullismo”.
Negli ultimi anni il fenomeno del bullismo e del bullismo informatico o cyber bullismo, hanno fatto da sfondo a molti casi di cronaca, con risvolti talvolta drammatici. Questi fenomeni sono da considerarsi una vera piaga sociale, un virus letale e subdolo. Un virus letale, che continua a creare seri danni, con conseguenze anche gravi soprattutto tra gli adolescenti. Periodicamente la stampa ci consegna drammatiche notizie di cronaca che vedono coinvolti minori.
E’ drammaticamente lunga la lista dei giovani che sono rimasti vittime di atti di bullismo, di cyberbullismo e del sexting, che proprio del cyberbullismo rappresenta una delle forme più lesive: la diffusione sul web di immagini e video privati con contenuti sessualmente espliciti contro la volontà delle persone riprese, che può provocare effetti devastanti sulla psiche delle vittime soprattutto quelle più giovani, spingendole addirittura a togliersi la vita. Non si può accettare che giovani vite possano essere indotte alla morte a causa di reiterate vessazioni commesse spesso da coetanei anche attraverso un uso distorto della rete. Servono risposte concrete ed efficaci per i cittadini e in particolare per i più deboli, in questo caso bambini e adolescenti. Le istituzioni hanno il dovere di occuparsi di questi fenomeni sempre e non soltanto quando una drammatica notizia di cronaca riaccende i riflettori sulla questione.
Per questo il Consiglio regionale ha approvato nel 2018 una legge per contrastare e prevenire i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo , una tra le norme più avanzate a livello nazionale, con l’obiettivo di avere informazioni di contesto e capire gli ambiti di prevenzione e intervento. Un ruolo fondamentale lo deve esercitare senz’altro la comunità scolastica che è,e deve essere, il luogo della solidarietà, dell’inclusione e della condivisione. È necessario che sia dunque, insieme alla famiglia in prima linea per contrastare e prevenire questo pericoloso fenomeno.
Da una recente indagine Istat, più del 50% dei ragazzi intervistati tra gli 11 e i 17 anni riferisce di essere rimasto vittima, nei precedenti 12 mesi, di un qualche episodio offensivo, non rispettoso o violento. Una percentuale significativa, quasi uno su cinque (19,8%), dichiara di aver subìto azioni tipiche di bullismo una o più volte al mese. In circa la metà di questi casi (9,1%), si tratta di una ripetizione degli atti decisamente opprimente, con frequenza quasi quotidiana. Dati che non ci possono che far riflettere.
Ritengo e concludo che sia importante creare quindi percorsi che stimolino lo sviluppo di idee e progetti, per costruire reti di protezione efficaci per i nostri giovani e per dire tutti insieme NO ad ogni forma di bullismo.
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