In merito alla scritta ingiuriosa comparsa sulla porta di casa di Aldo Rolfi, figlio di Lidia, partigiana deportata a Ravensbruck nel 1944, il presidente del Consiglio regionale Stefano Allasia dichiara:

“Come presidente del Consiglio regionale del Piemonte e presidente del Comitato Resistenza e Costituzione esprimo profondo sdegno per la scritta ingiuriosa comparsa a Mondovì sulla porta di casa di Aldo Rolfi, figlio di Lidia, partigiana deportata a Ravensbruck nel 1944. Mi auguro che siano al più presto individuati i responsabili di questo ignobile gesto, che condanno con forza. Quelle scritte antisemite sono una vergogna e un’offesa a tutti piemontesi ed esprimo, a tal proposito, vicinanza e solidarietà verso la comunità ebraica. È inaccettabile che gesti del genere, tra l’altro a pochi giorni dal 75° anniversario dell’abbattimento dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, rievochino il razzismo antisemita per il quale si può solo provare vergogna”.

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